Dopo la decisione del Comune di Napoli, di chiudere i lidi di Posillipo, a causa della mancanza di alcuni permessi e del rischio idrogeologico arriva il dietrofront di Palazzo San Giacomo.
“È stata sospesa l’esecuzione del provvedimento di annullamento in autotutela dell’esito positivo della Scia ed è stato assegnato un ulteriore termine di 10 giorni per produrre la documentazione integrativa”, rende noto l’assessore alle attività produttive Rosaria Galiero.
“L’amministrazione comunale – spiegano da Palazzo San Giacomo – per il tramite degli uffici competenti, precisa che dovranno essere comunque rispettate le prescrizioni della circolare dell’Autorità di bacino distrettuale dell’appennino meridionale in ordine alla sospensione dell’attività in caso di evidenti condizioni meteo avverse e/o in relazione agli avvisi di allerta meteo diramati dai servizi di Protezione civile regionali”.
Ieri si era registrata la ferma protesta dei gestori degli stabilimenti secondo i quali si era davanti a una decisione scriteriata: “Il Bagno Elena rientra nella classificazione R3 di rischio idrogeologico così come tutta la costa ma per questi rischi bisognerebbe avviare attività di controllo e prevedere misure di sicurezza da parte della Protezione Civile ed invece il Comune decide di chiudere gli stabilimenti balneari mentre la spiaggia pubblica alla rotonda Diaz e i circoli nautici di Posillipo, che sono interessati dagli stessi rischi idrogeologici, restano aperti e si fa attività balneare. Perché? Mi piacerebbe capire i motivi di tali scelte”, aveva spiegato Mario Morra, gestore del Bagno Elena.
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“La sospensione, usata come ‘pezza’ per rimediare ad un provvedimento improvvisato che aveva poco senso, è un ulteriore dimostrazione dell’incapacità amministrativa che danneggia il comparto economico e turistico e l’immagine stessa della città. Si continua ad operare a casaccio senza cognizione di causa. Se non fossimo prossimi alle elezioni e al passaggio di testimone a Palazzo San Giacomo, l’assessore competente si sarebbe già dovuto dimettere. Chiediamo, ora, soltanto di non combinare ulteriori danni fino all’inizio del prossimo autunno con atti scellerati.“– si è così pronunciato il Consigliere Regionale di Europa verde Francesco Emilio Borrelli.
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