"Non sono le sanzioni che ci spaventano, ma l'impossibilità di svolgere controlli del Green Pass senza indicazioni ulteriori".
Il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, continua a lamentare una mancanza di ascolto da parte del governo su alcuni punti.E' per questo che il rapporto si è incrinato, al punto da spingere l'associazione sindacale dei dirigenti scolastici a non siglare il protocollo sicurezza sulla riapertura a settembre.
Un'intesa raggiunta a notte fonda tra il ministero dell'Istruzione e alcune sigle sindacali, non tutte.Il nodo principale, per i presidi, era sul rimborso dei tamponi per il personale non vaccinato. Ci sarà, per l'accordo, che però non precisa nero su bianco che saranno rimborsati solo i fragili, lavoratori che non possono vaccinarsi per motivi clinici.
Il ministro Patrizio Bianchi ha poi precisato verbalmente che non ci sarà nessun rimborso per il personale 'No-Vax', parole che non hanno avuto seguito nel documento.Potrebbe interessarti
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Mancherebbero all'appello circa 200mila persone, ma le Regioni manderanno il dato aggiornato al commissario Francesco Paolo Figliuolo. Ora un altro problema è il controllo del Green Pass da parte del personale Ata che, ribadiscono i presidi, non è sufficiente.
"Al momento si prevede un controllo giornaliero su tutti i dipendenti, come se la scuola fosse un ristorante", lamenta Giannelli. Ricorda che ci sono istituti che hanno fino a dieci sedi: "Dovremmo mettere controlli in tutte le sedi e a tutte le ore. Avevamo chiesto di avere un impiegato di segreteria in più, ma va bene con l'accesso online alle banche dati, altrimenti non è possibile".
La dad è esclusa. Ma ci saranno casi di alunni positivi e bisognerà capire come e se disporre la quarantena per l'intera classe. Al momento, la quarantena prevista per i vaccinati è di 7 giorni, 10 per i non vaccinati.





