Perugia, agente penitenziario del Casertano tenta il suicidio in carcere
Donato Capece: “Prevedere una struttura di riferimento con medici e da psicologi”
Ricostruisce l’accaduto Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato autonomo polizia penitenziaria: “Al secondo piano, circa alle 8:10, un assistente capo coordinatore della Polizia penitenziaria ha tentato un gesto estremo, sparandosi con l’arma d’ordinanza. Immediatamente sono intervenuti i medici dell’area sanitaria dell’Istituto ed i colleghi tutti: è stata chiamata l’ambulanza“.
L’uomo, S.D.S, 50 anni, originario del Casertano, separato , “dopo una Tac, sembrerebbe avere gravi danni a fegato, reni e polmoni ed è in procinto di essere operato: la speranza ovviamente è che si possa salvare“.
Sono già quattro i suicidi tra gli agenti Polizia penitenziaria registrati da inizio anno. Dichiara : “Sei nel 2020 e 11 nel 2019. Numeri sconvolgenti”, dichiara Donato Capece, segretario generale del Sappe, che lancia un appello al ministero della Giustizia e dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria perché affrontino questa emergenza, prevedendo una struttura di riferimento con medici e da psicologi.
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