Almamegretta/foto comunicato stampa
Alla ex base Nato di Bagnoli non ci sarà un festival di quelli stratosferici in stile luna park. Non sarà un megaraduno rivoluzionario, disobbediente e disinibito. Innegabilmente sarà una maniera sana e coraggiosa per reagire e per cominciare un processo di coesione fra artisti, sensibilità e produzioni autonome: “Indie, Rock e Dintorni‘.
Tutti gli artisti coinvolti per questo progetto, dagli Almamegretta ai Fitness Forever, da Speaker Cenzou a O’ Iank, durante la forzata clausura non hanno smesso di elaborare strofe, suoni, versi, beat, collaborazioni. I loro studi e le loro abitazioni si sono adattati in oasi di intelligenza e intuizione, nell’attesa che si tornasse alla luna per portare in girotondo brani inediti, album classici, ritornelli e scratch, invettive, ballad, serenate e freestyle.
Setacciando la città da San Giovanni a Teduccio a Posillipo, da Secondigliano a Bagnoli, dai Decumani al Vomero a Chiaia, fino a raggiungere l’hinterland per completare un dinamico mosaico ritmico, è emersa una squadra di artisti che in tre differenti serate – ciascuna delle quali inizierà con uno speciale dj set in consolle al tramonto – farà pulsare il quartiere a Ovest di gioia e benessere.
Una volontà audace e underground accomuna il cast di artisti che si esibirà sul palcoscenico dell’ex base Nato, posizionato in modo che la platea di spettatori possa ammirare in prospettiva il promontorio di Posillipo e la silhouette dell’isola di Capri.
La musica e la natura paesaggistica del territorio ancora una volta in una simbiosi cult. Per questa genetica intesa, l’Heart Immunity Tour degli Almamegretta trova accoglienza laddove una volta si architettavano conflitti e violenze. Dopo aver brindato al 25esimo anniversario di “Sanacore”, la band che vede Raiz al canto ritorna nella sua città con la tenacia dub, il groove elettronico nei muscoli e il Mediterraneo dentro agli occhi, sabato 27 luglio.
Accanto a loro, i divertissement disco-surf rétro dei Fitness Forever di Carlos Valderrama e Gigi Scialdone e le correnti nordafricane del canto di M’Barka Ben Taleb.
Speaker Cenzou porta in grembo le dinamiche rap-black, The Rivati le blues-song acustiche e K-Conjog le intuizioni ambient-electro. O’Iank è la parola di strada in canzoni irregolari, Vojago la dimensione partenopea ethno-world e Tartaglia Aneuro un folk-caraibico sospeso tra ironia e introspezione.
Aldolà Chivalà è la satira nonsense in nuvole di poesia funk, PeppOh il soul che si intrufola pure dove le storie sono aspre, e Gabriella Di Capua l’altalena acid-jazz/rock. Abbondano le signore in palcoscenico, sì: Flo, per i sentimenti metropolitani e i canti d’autrice no border. Donix per la rinnovata coscienza urban-r’n’b. Roberta Nasti, per una lingua jazz che sa flirtare con i suoni pop.
AAA: i Valderrama 5 e le loro caotiche e caustiche propensioni garage-lounge sono lì pericolosi e spiritosi. E poi la carovana hip hop dei Keep It Real. Apre la parata un trio di sfavillanti selecter, attesi sera dopo sera per una sorta di warm up dei tanti concerti: DJ Uncino (già nella audace crew Sangue Mostro e dj ufficiale del rapper Luchè) con i suoi irrefrenabili scratch di matrice hip hop, DJ Loonia nelle sue tentazioni dub e DJ Sapiens emerso dall’oasi house. A condurre le tre serate sul palco sarà Miss Lady V.
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