All'evento sarà presente in diretta web dalla Florida anche il veterano Martin Adler. Nel parco mostra delle sue foto e disegni realizzati nella Napoli del ’44-‘45
Lo scorso Natale, la foto del veterano americano oggi 97 enne, Martin Adler, insieme ai tre bambini che fotografò sull’Appennino bolognese -nell’ottobre 1944, ha fatto letteralmente il giro del Mondo dopo che i tre fanciulli vennero ritrovati grazie all'appello su facebook rilanciato dal giornalista e scrittore Matteo Incerti.

Ne è nato un libro "I bambini del soldato Martin" scritto da Matteo Incerti e pubblicato da corsiero editore che l’associazione ‘N Sea Yet presenterà con l'autore sabato 26 giugno alle ore 18 nell’antico frutteto del Parco Viviani.
Oltre a Matteo Incerti sarà presente in diretta online dalla Florida il veterano Martin Adler che racconterà la sua storia e i suoi aneddoti legati a Napoli dove passò ben tre volte (ferito sulla Linea Gotica venne anche ricoverato per tre mesi ‘Principe di Piemonte’ oggi Caldani) e scattò decine di foto e realizzo altrettanti disegni proprio nella nostra città.Potrebbe interessarti
Caserta, aggredisce e ferisce la madre e nasconde una pistola: arrestato 63enne
Emergenza traffico a Napoli, i tassisti: "Servono interventi urgenti per salvare il servizio pubblico"
Palma Campania, controlli sulle armi: 42enne incensurato trovato con un arsenale in casa
Discarica abusiva nel cuore di Maddaloni: "deposito" di veleni in un cortile condominiale
Nell'occasione il quasi centenario ex soldato ha realizzato un altro disegno con il Vesuvio fumante. Lo stesso che vide nel 1944 al suo arrivo a Napoli, durante l'ultima eruzione.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE Joseph Martone in concerto per il quarto week-end live di FoquSound
Tutti gli scatti e tratti di penna presenti nel libro e che verranno esposti sabato nel parco durante la presentazione. “A fine agosto ritornerò in Italia – dice Adler dalla Florida dove vive – per riabbracciare i miei ‘tre bambini per sempre’ che ho ritrovato a Natale. Verrò anche a Napoli e mi piacerebbe visitare i bimbi dell'ospedale dove venni ricoverato.”