Era stato campione d’Europa con l’Italia nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970. Originario di Ruda, in Friuli, classe 1939, Burgnich e’ considerato uno dei migliori difensori italiani di sempre, tanto da essere soprannominato “La Roccia”. Terzino destro, stopper o libero, dopo essere cresciuto nell’Udinese viene acquistato dalla Juventus ma senza trovare sufficiente spazio, poi Palermo e quindi, nel 1962, l’approdo in nerazzurro, dove diventera’ un tassello fondamentale della difesa di Helenio Herrera.
All’Inter rimarra’ per 12 anni, collezionando 467 presenze, segnando 6 gol e conquistando otto trofei: quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Chiudera’ poi la carriera al Napoli mentre con la maglia azzurra della Nazionale fa parte del gruppo che vince l’Europeo nel 1968 – ancora oggi unico successo dell’Italia nella manifestazione – e poi arriva in finale a Messico ’70, arrendendosi solo al Brasile di Pele’ dopo l’incredibile 4-3 contro la Germania, dove Burgnich sigla il provvisorio 2-2.
Alla fine degli anni Settanta intraprende anche la carriera di allenatore, occupando, fra le altre, le panchine di Catanzaro, Bologna, Como, Cremonese e Pescara, ultima sua esperienza a inizio 2001.
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