Cosa sapere prima di scegliere l’impastatrice planetaria

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L’impastatrice planetaria è un modello di robot da cucina che permette di ottenere una numerosa varietà di preparazioni differenti, dalle creme agli impasti per pane e pizza, in maniera molto semplice e facendo risparmiare tantissimo tempo. Per scegliere una planetaria senza sbagliare, occorrerà valutarne le caratteristiche che più si adattano alle varie esigenze.

Caratteristiche generali di un’impastatrice planetaria

Le planetarie sono dei modelli di impastatrice con un corpo macchina orizzontale dotato di un braccio meccanico sul quale andranno agganciate, a seconda del tipo di lavoro da eseguire, le fruste o i ganci. Gli ingredienti, invece, verranno posti nella ciotola.



    Il nome planetaria deriva dal suo funzionamento: il movimento rotatorio combinato del braccio meccanico e della ciotola assomiglia a quello dei pianeti. L’azione simultanea permette di avere una miscelazione uniforme e veloce di tutti gli ingredienti.

    Ovviamente, vi sono modelli professionali che abbinano alla funzione di impasto anche quella di cottura dell’alimento, ma se si vuole acquistare un’impastatrice planetaria per un semplice uso domestico, è consigliabile orientarsi su modelli senza la funzione di cottura.

    Di quali aspetti tener conto durante l’acquisto

    Se si decide di acquistare un’impastatrice planetaria, occorrerà valutarne l’uso per il quale sarà predisposta. Come prima caratteristica, bisognerà valutare la potenza del motore, essenziale per avere dei buoni risultati. Anche i materiali di fabbricazione del macchinario dovranno essere di qualità, come acciaio inox e plastica pressurizzata, al fine di evitare facili rotture durante l’uso. Infine, bisognerà valutare che il peso del robot sia adeguato e bilanciato in maniera tale che l’impastatrice rimarrà stabile sul piano durante il lavoro.

    Dal punto di vista della sicurezza, sarà meglio orientarsi in modelli che possiedano dei meccanismi anti-surriscaldamento o con timer per lo spegnimento automatico, al fine di evitare che il motore raggiunga temperature troppo elevato durante lunghi cicli di lavoro, deteriorandosi nel tempo.

    Per quel che riguarda la scelta del motore, esistono due principali tipologie:

    • motore a trasmissione: azionando il movimento di alcune cinghie interne, permette la rotazione delle fruste. Questo modello è sicuramente più economico, ma non consente di ottenere grandi prestazioni in termini di potenza;
    • motore a presa diretta: la trasmissione dell’energia avviene direttamente dal braccio alle fruste, permettendo di raggiungere maggiore potenza con un minor consumo di energia. Questa tipologia, leggermente più costosa rispetto a quella già citata, permette di lavorare facilmente anche impasti più solidi, ottenendo migliori risultati in minor tempo.

    Altro importante fattore di cui tener conto nello scegliere un’impastatrice planetaria è sicuramente la potenza del motore. Se si vuole un macchinario da utilizzare occasionalmente e per impasti per lo più fluidi, si potrebbe optare per una potenza di 600-700 watt abbinati ad un motore a presa diretta. Ma se si desidera un prodotto più performante, in grado di impastare pane e pizza, ci si dovrà orientare su motori con 900-1000 watt di potenza.

    Infine, se si sogna un’impastatrice planetaria professionale in grado di impastare anche grandi quantità di prodotto, occorrerà valutare dei modelli più potenti, anche oltre i mille watt abbinati a dei motori a presa diretta.

    Anche il design sarà fondamentale per la scelta, perché oltre ad avere un valore prettamente estetico, questo è importante dal punto di vista dell’intuitività e facilità di utilizzo della macchina.

    Di quali accessori deve essere dotata l’impastatrice planetaria

    Tutti i modelli in commercio, anche quelli più economici, solitamente sono dotati di almeno tre tipi di fruste differenti:

    • la frusta a filo, composta da più fili di metallo, adatta per impasti liquidi o semiliquidi, perfetta per incorporare aria al composto e quindi montare uova, panna o realizzare creme;
    • la frusta a foglia, adatta per impasti burrosi e poco compatti, con una forma piatta e larga, ideale per preparare impasti come la pasta frolla;
    • gancio impastatore, dalla tipica forma ad uncino, ideale per impastare pane e pizza. La sua forma è adatta a sollevare l’impasto e rimuoverlo facilmente una volta terminato il lavoro.

    Oltre a questi accessori presenti in quasi tutte le impastatrici planetarie, i modelli più avanzati possiedono in dotazione dei recipienti di diverse dimensioni, spatole di varie forme e un coperchio anti-schizzo, da fissare tra il braccio meccanico e la frusta, che ha lo scopo di evitare la fuoriuscita accidentale del composto durante l’uso.

    Vantaggi e svantaggi dell’impastatrice planetaria

    Il principale vantaggio che si ottiene nell’uso di un’impastatrice planetaria è sicuramente una lavorazione estremamente uniforme ed omogenea facendo, allo stesso tempo, risparmiare una grande quantità di fatica e di tempo. La semplicità d’uso la rende uno strumento adatto anche a chi possiede meno dimestichezza con la cucina.
    Infine, l’enorme varietà di modelli presenti sul mercato consentono di soddisfare le esigenze di tutti i clienti.

    Questo tipo di macchinario, se utilizzato in maniera corretta, seguendo le indicazioni date dal produttore, non presenta dei veri e propri svantaggi. Solamente, i modelli meno potenti potrebbero avere dei problemi di stabilità durante la lavorazione di impasti troppo solidi e compatti.




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