Scuole chiuse a Scafati, il Tar boccia la decisione del sindaco Salvati

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Scafati. Il tribunale amministrativo di Salerno ordina la riapertura delle scuole in città.

E’ stato accolto il ricorso di alcuni genitori scafatesi inoltrato dopo la decisione del sindaco Cristoforo Salvati di chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado per l’aumento dei casi di Covid 19 in città. Stamane, la prima sezione del Tar di Salerno ha accolto un ricorso contro l’ordinanza del sindaco Cristoforo Salvati che sabato 6 febbraio aveva disposto la chiusura di tutte le scuole fino al 20 febbraio. Per il presidente Leonardo Pasanisi “il provvedimento impugnato (con il quale viene disposta una sospensione generalizzata delle attivita’ didattiche in presenza su tutto il territorio comunale) non contiene alcun riferimento a dati sanitari specifici dell’Unita’ di crisi regionale o della competente ASL circa un aggravamento dei contagi nelle scuole o circa il nesso eziologico tra l’attivita’ didattica in presenza ed un incremento dei contagi in altri settori o ambiti relazionali”. Inoltre per il Tar una chiusura delle scuole provocherebbe un danno in relazione al diritto allo studio “gia’ ampiamente sacrificato nella Regione Campania durante la pandemia ancora in corso, senza alcuna comparazione con altre attivita’ sociali ed economiche, che invece hanno ricevuto diverso trattamento”. Motivazioni che hanno portato ad accogliere la richiesta di sospensiva presentata. La trattazione collegiale in Camera di consiglio e’ prevista il 9 marzo. Il sindaco di Scafati, Cristoforo Salvati, aveva affermato che “attualmente i casi di contagio accertati sono 390, di cui 19 registrati negli istituti scolastici dal 20 gennaio a ieri tra personale docente, non docente e studenti. Dobbiamo tuttavia tener conto- aveva aggiunto il sindaco – che, dal 30 gennaio ad oggi, abbiamo avuto un incremento di 174 casi rispetto ai 15 della settimana precedente”. L’ incremento dei casi aveva portato il sindaco a sospendere le attivita’ didattiche in presenza fino al 20 febbraio.

Stamane alcune mamme hanno inscenato una protesta contro la decisione e in particolare hanno chiesto il ripristino della didattica in presenza nella scuola primaria.




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