Il calcio piange la morte di Mauro Bellugi.
Aveva da poco festeggiato i suoi 71 anni. Nel mese di novembre aveva subito l'amputazione di entrambe gli arti inferiori a causa di complicazioni dal covid. Aveva giocato in Inter, Napoli e Bologna.
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Bellugi ha raccontato: "Il covid ha aggravato una mia malattia del sangue preesistente. Io non ho voglia di morire". "Quando mi hanno detto i medici: 'Sig. Bellugi ha un'ora per decidere' - avevo le gambe nere fino all'inguine, all'improvviso la cancrena mi aveva preso tutto - 'Che cosa vuole vivere o morire? Perché se vuole vivere dobbiamo tagliare' - io ho detto subito che volevo vivere, di morire non avevo voglia - aveva raccontato Sportmediaset - Io scherzo su tutto. Quello che è successo a me è successo. Le cose succedono, che devi fare? Diceva un saggio: se la cosa è irrisolvibile, perché preoccuparsi? Io grazie a Dio non mi preoccupo, l'ho risolta per il momento e la voglio risolvere fino in fondo". Bellugi era stato ricoverato in ospedale il 4 novembre scorso perché risultato positivo al Covid-19. Le sue condizioni di salute si erano aggravate nelle ultime settimane fino a richiedere l'intervento operatorio d'urgenza per complicanze sopraggiunte in seguito.





