Le parole tuonanti di Annamaria Torre all’Ansa: “Non ho mai augurato la sua morte, ma avrei voluto solo la verità, per me e per tanti familiari delle vittime innocenti della sua camorra. E invece se la è portata nella tomba. Ma di una cosa sono certa: dei nostri cari continueremo a parlare perché il loro sacrificio non è stato vano, di lui spero non si debba mai più dire nulla”. Lo ha detto all’ANSA Annamaria Torre, figlia di Marcello Torre, il sindaco di Pagani (Salerno) ucciso l’11 dicembre 1980.
Per l’omicidio di Marcello Torre, Raffaele Cutolo è stato condannato all’ergastolo perché mandante del delitto.
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“Attendo e spero che il nuovo procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli, possa darmi risposte”, continua Annamaria Torre che tre anni fa ha chiesto la riapertura delle indagini sulla morte del padre.
Un agguato per il quale Cutolo ha avuto la condanna del carcere a vita ma che non ha ancora contorni chiari e una verità, seppure solo giudiziaria, da consegnare ai suoi familiari.
“Non mi piace entrare in un tritacarne mediatico e magari in un conflitto a distanza con chi comunque ha un parente morto – dichiara – ma, tanto per usare una citazione, ci sono morti che odorano di vita, e quella di mio padre lo è per l’esempio e gli insegnamenti che ha lasciato”.
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