L’inchiesta sul presunto giro di corruzione per ottenere i permessi a costruire nell’ex insediamento industriale della Cirio di Castellammare di Stabia torna davanti al Riesame di Napoli in quanto è stato accolto il ricorso presentato dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli per conto della Procura di Torre Annunziata.
La richiesta è chiara: rivalutare l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa dal gip per circa dodici persone fra cui i due parlamentari di Forza Italia.
La posizione di Cesaro e Pentangelo, ovviamente, sarebbe passata successivamente al vaglio delle due Giunte per le autorizzazioni a procedere di Senato e Camera che, valutato il provvedimento del Riesame che annullò l’ordine di arresto, archiviarono le due posizioni.
Conosciute le motivazioni della Cassazione, ora la questione torna al vaglio dei giudici napoletani che si pronunceranno per la seconda volta sugli arresti annullati in base alla sentenza Cavallo che si rifà all’utilizzabilità delle intercettazioni.
Se le intercettazioni vengono richieste per un reato diverso da quello per il quale poi si procede, non possono essere utilizzate come fonte di prova. Si tratta di una questione tecnica che però, in questo caso, potrebbe non sussistere, almeno non su tutti i decreti che autorizzano le intercettazioni.
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