Oscurati oltre 5.500 di siti pirata di live streaming e canali Telegram che trasmettevano illegalmente contenuti protetti in tutto il mondo.
Sequestri rivolti alla confisca per equivalente per oltre 10 milioni di euro nei confronti dell’organizzazione criminale. I pagamenti degli abbonamenti avvenivano anche tramite criptovalute.
15 degli indagati, pur lucrando ingenti somme dalla propria attività illecita, percepivano il reddito di cittadinanza.
REDAZIONE






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