Con la leucemia e positiva al covid: donna di 62 anni guarita al Policlinico di Napoli. Effettuato il trapianto di midollo osseo.
Al Policlinico Federico II di Napoli una donna di 62 anni e' guarita dalla leucemia nonostante avesse contratto l'infezione da Covid.Potrebbe interessarti
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"A marzo - spiegano Pane e Gentile - non si sapeva quasi nulla del decorso dell'infezione da coronavirus SARS-CoV-2, tantomeno nei casi in cui l'infezione interessava pazienti colpiti da una leucemica acuta che, gia' di per se', puo' ridurre le difese immunitarie. Dovevamo considerare seriamente, tra i possibili esiti del trattamento della paziente, una potenziale riattivazione o reinfezione dal virus. Cosi' come puo' accadere per altre infezioni virali come quelle da virus di Epstein Barr o da Citomegalovirus". Gli specialisti della Federico II hanno puntato ad un trattamento per la leucemia basato almeno in parte su farmaci biologici per limitare il piu' possibile gli effetti immunosoppressivi di un ulteriore trattamento chemioterapico.
La tipizzazione molecolare che viene fatta a tutti i pazienti affetti da leucemia in cura alla Federico II mostra un bersaglio molecolare per un nuovo farmaco biologico. Immediato il ricorso alla terapia a cui e' associato anche il trattamento per l'infezione virale con farmaci antinfiammatori e antivirali. Una volta riportata la situazione sotto controllo, Carla viene sottoposta al primo trapianto di midollo mai realizzato in Europa in un paziente con infezione da covid-19. L'operazione si svolge nel Centro trapianti della UOC di Ematologia della Federico II con una tecnica sperimentale. Positivo il decorso post operatorio che, dopo sette mesi, ha permesso proprio in questi giorni la dimissione di Carla dal Policlinico. "Come Azienda ospedaliera universitaria - ricorda il direttore generale Anna Iervolino - arriveremo presto all'attivazione programmata dalla Regione di 150 posti letto Covid, uno sforzo enorme al quale non ci siamo mai sottratti ma che compiamo senza rinunciare nell'interesse dei nostri pazienti ad un'attivita' di cura di altissima specialità".






