La loro restituzione in forma anonima passa attraverso il titolare di un’agenzia di viaggi della città mariana. E’ stato lui a chiamare i carabinieri e a consegnare loro una busta priva di qualsiasi intestazione, ma con un francobollo canadese, all’interno del quale c’erano i cinque piccoli reperti trafugati. Insieme a questi, due lettere in inglese nelle quali veniva spiegato come i frammenti fossero stati portati via durante una visita ai resti della citta’ sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, e come fosse stata decisa dai turisti ladri la loro restituzione perche’ portavano sfortuna. Insieme alle lettere, dunque, due frammenti di mosaico, un frammento tolto da una parete di una domus e due frammenti di anfore. I militari dell’Arma hanno gia’ consegnato il materiale alla direzione del Parco
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