Due persone sono state arrestate dalla Digos per gli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti che si sono verificati nella tarda serata di ieri a Napoli.
Si tratta di due persone, gia' note alle forze dell'ordine per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, del quartiere Vasto. Al momento gli inquirenti della Procura sono impegnati a raccogliere informazioni sull'accaduto per delineare un quadro piu' chiaro di quanto accaduto in citta', in particolare nelle immediate vicinanze della sede della Regione Campania, dove c'e' stato un fitto lancio di oggetti che hanno colpito Polizia e Carabinieri. Oltre agli ingenti danni in città ci sono anche due agenti del Reparto mobile contusi, oltre a un militare dell'Esercito con problemi di udito, nel primo bilancio tracciato dalla Questura degli scontri di questa notte tra via Santa Lucia e via Cesario Console a Napoli durante le proteste contro il coprifuoco, in vigore da ieri notte, e l'annunciato lockdown su base regionale.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Insurgencia Napoli: 'La città è esplosa, non si governa con la paura'
I due arrestati hanno 32 anni entrambi, sono gia' noti alle forze dell'ordine che li ritengono pusher, e sono stati presi in flagranza di reato in via Santa Lucia, durante la fase delle proteste davanti alla sede della giunta regionale in cui era iniziato il lancio di pietre, bottiglie e oggetti raccolti dalla strada contro i reparti di polizia e carabinieri schierati.Potrebbe interessarti
Donna accoltellata a Qualiano, arrestato l'ex: era evaso dai domiciliari
Qualiano donna di 35 anni accoltellata davanti casa: è caccia all'uomo
Napoli, la guerra dei baby camorristi: il mistero del colpo perfetto che ha uccio Pio Marco Salomone
Camorra, ecco come il clan Nobile "panzarottari" voleva prendersi Afragola
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: A Napoli si contano i danni dopo la notte di guerriglia: indagine sui violenti
Durante le fasi degli scontri di ieri sera a Napoli decine di scooter sono stati usati dai manifestanti per ostacolare e ritardare l'intervento delle forze dell'ordine. E' uno degli elementi che emergono dalle indagini della Digos, e che delineano il carattere di una "azione preordinata", come affermato poco fa dal viceministro all'Interno Matteo Mauri.






































































