Qualcosa si muove sul litorale giuglianese. I parroci sostengono la volontà diffusa di incidere nella selezione del governo locale di Giugliano

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I parroci di Varcaturo e Lago Patria in coro: “Il nostro territorio trascurato da sempre, ora c’è fermento: il dialogo serva a scuotere la politica dal torpore e a far germogliare il seme buono”

 

Alla vigilia del cruciale appuntamento elettorale del 20 e 21 settembre, le parrocchie di San Luca di Varcaturo e della Sacra Famiglia di Lago Patria, di concerto con l’Ufficio Diocesano per i Problemi Sociali, si fanno promotori di un’interessante iniziativa di dialogo e confronto che vede protagonista l’area costiera.

“Da tempo questo territorio accarezzato dal mare chiede attenzione ai propri bisogni, come pastori siamo consapevoli di quanto le nostre comunità soffrano questa sensazione di marginalità e di distanza dai centri decisionali: abbiamo quindi ritenuto doveroso far ascoltare anche la voce della Chiesa”, spiegano don Angelo Aminto e don Rocco Barra. “Siamo rimasti dunque piacevolmente sorpresi dalla risposta dei tanti cittadini della fascia costiera che, chiamati a rendersi visibili e a offrirsi ai percorsi di partecipazione, hanno deciso di presentarsi in raggruppamenti diversi, ma legati dalla volontà di far sentire la voce del territorio”.



    Negli ultimi giorni i due parroci si sono confrontati con il vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo, ricevendone l’incoraggiamento e il sostegno nell’elaborazione di un percorso di confronto e dialogo.

    Ecco dunque che l’idea si è fatta immediatamente concreta:  giovedì prossimo 17 settembre 2020 infatti, presso la Parrocchia della Sacra Famiglia di Lago Patria, a partire dalle ore 18,30 si terrà un incontro moderato dal prof. Stefano Di Foggia, direttore diocesano della pastorale sociale.“Abbiamo voluto rivolgere un invito a tutti i candidati e i cittadini attivi che si riconoscono in questo cammino da compiere, allo scopo di rendere visibile l’onda di impegno e di speranza che si sta levando dalla fascia costiera”.

    Per le ovvie ragioni di sicurezza sanitaria legate all’emergenza Covid-19, non sarà possibile dare la parola a tutti i cittadini che si sono candidati; sarà però garantito uno spazio d’intervento ad un rappresentante per ogni lista espressione del territorio costiero.

    “La nostra speranza di parroci al servizio delle nostre comunità, secondo lo spirito evangelico trasmessoci da Cristo, è che anche la politica s’impegni su tutti i fronti (sociali e geografici) per servire le persone, il territorio, il futuro dei nostri cittadini. Insomma, una politica che metta al centro la dignità della persona, che valorizzi un territorio con beni e servizi, che viva di progetti attualizzabili e non di sondaggi”.

    Ecco cosa si aspettano da questa tornata elettorale don Rocco, don Angelo e, con loro, le nutrite comunità parrocchiali che insistono in una fascia costiera tanto meravigliosa quanto trascurata e mortificata da lustri di disinteresse: una politica che sia servizio perché, “parafrasando un pensiero di Vittorio Bachelet, è vero che l’aratro nello scavare ribalta le zolle, ma l’importante è gettare seme buono”.

     


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