Si è svolta oggi, presso il cantiere di Castellammare di Stabia, l’impostazione di Zeus - Zero Emission Ultimate Ship, un’unità navale sperimentale alimentata tramite fuel cell per la navigazione in mare e prima nel suo genere al mondo.
Lo riferisce una nota, spiegando che il completamento dei lavori è previsto per il 2021.Potrebbe interessarti
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L’architettura del quadro di propulsione, si legge ancora nella nota, permetterà di alimentare i motori in quattro diversi modi: Zero Noise, in cui si utilizzano esclusivamente batterie al litio capaci di garantire un’autonomia di 4 ore di navigazione alla velocità di 4 nodi; Zero Emission, in cui l’energia elettrica viene fornita dalle fuel cell; navigazione su diesel generatore con batterie in ricarica e navigazione su diesel generatore per i trasferimenti, con una autonomia di 60 ore a 9 nodi.Il secondo obiettivo della ricerca è sviluppare un nuovo modello di generazione energetica elettrica e termica a bordo delle navi da crociera. Tale risultato consentirà di aumentare il livello di comfort dei passeggeri, riducendo la rumorosità e le vibrazioni prodotte dai sistemi generativi; di aumentare il rendimento di conversione energetica, mediante l’adozione di sistemi generativi privi di parti meccaniche in movimento; di aumentare la sicurezza della nave, incrementando la ridondanza dei sistemi oggi in uso; di ridurre la taglia dei gruppi diesel generatori imbarcati.Verranno inoltre testate soluzioni d’impiego di nuovi materiali green di allestimento, fra i quali nuovi rivestimenti, pannelli fotovoltaici per il mantenimento della carica delle batterie e lampade oled a basso consumo.L’iniziativa vede la partecipazione di molteplici realtà del gruppo, tra cui gli stabilimenti di Castellammare di Stabia e di Palermo, Fincantieri SI, Seastema, Cetena e Isotta Fraschini Motori, a dimostrazione della capacità di Fincantieri di integrare il contributo dei suoi centri di competenza interni e del sistema ricerca nazionale nella realizzazione di un prototipo dalle caratteristiche estremamente innovative.Hanno contribuito al progetto, in qualità di consulenti, il Cnr, le università di Genova, Palermo e Napoli, l’Ente Nazionale di Ricerca e promozione per la standardizzazione e il Rina. L’unità sarà realizzata nell’ambito del progetto 'Tecnologie a basso impatto ambientale' (Tecbia) e co-finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico all’interno del Programma Operativo Nazionale.