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Caso Suarez, indagata rettrice università per stranieri di Perugia

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Caso Suarez, indagata rettrice università per stranieri di Perugia

La professoressa Giuliana Grego Bolli, rettrice dell’università per stranieri di Perugia è indagata per rivelazione del segreto e falso ideologico nell’ambito dell’inchiesta della Procura del capoluogo umbro sull’esame di italiano propeduitico per la concessione della cittadinanza a al calciatore del Barcellona, l’uruguiano Luis Alberto Diaz Suarez. Secondo il decreto di perquisizione eseguito oggi dai militari della Guardia di finanza è coinvolto nella vicenda anche il professor Lorenzo Rocca, esaminatore del centravanti; e altri amministrativi dell’ateneo: Simone Olivieri, Stefania Spina, Cinzia Camagna. Gli inquirenti sottolineano che l’indagine è stata avviata nel febbraio scorso e che allo stato non vede chiamate in causa altre persone oltre a quelle già emerse.

Nel primo capo d’imputazione del decreto di perquisizione, quello attinente la “rivelazione del segreto d’ufficio”, si legge che la rettrice Grego Bolli, il professor Rocca, e gli impiegati Olivieri e Spina, “in concorso tra loro rivelavano i contenuti della prova di esame orale del 17 settembre 2020, all’esito della quale veniva rilasciata, in favore di Luis AAlberto Diaz Suarez, l’attestazione della conoscenza della lingua italiana al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (Qcer) necessario per il conseguimento della cittadinanza italiana (…), al fine di procurargli i vantaggi patrimoniali connessi all’accesso alla procedura per la concessione della cittadinanza comunitaria”. Simone Spina è direttore generale dell’università per stranieri di Perugia. Insieme con la Grego Bolli e gli altri è accusato di falso perché avrebbe “attestato falsamente di aver proceduto alla verifica della conoscenza della lingua italiana al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (Qcer) in capo a Suarez, necessario per il conseguimento della cittadinanza italiana, quando la verifica di tale conoscenza era fittizia in quanto il contenuto specifico delle modalità e dei temi della prova era stato predeterminato e reso noto all’esaminando”.

 

 

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