Caserta. La sera del 15 ottobre del 1982, l'agente di Polizia Penitenziaria, Gennaro De Angelis, veniva ucciso per aver detto di no alla camorra e oggi, per onorarne il sacrificio, il carcere di Arienzo, in provincia di Caserta, è stato intitolato alla sua memoria.
De Angelis prestava servizio nel carcere di Poggioreale, era sposato e aveva tre figli, quando fu ucciso da due sicari a volto coperto mentre giocava a carte in un circolo ricreativo di Cesa, piccolo paese casertano dov’era nato.Potrebbe interessarti
Strage di Paupisi, raccolta fondi per aiutare Antonia e Mario
Rieti, sassaiola mortale sul pullman dei tifosi:fermati 3 ultras, ombre sull'estrema destra
Tragedia del bisturi low-cost: l'imprenditrice Milena Mancini muore a 50 anni dopo liposuzione in Turchia
Carabiniere in pensione smaschera una truffa alla moglie 82enne: arrestato 18enne di Napoli
"Oggi per impegni parlamentari non ho potuto partecipare alla cerimonia di intitolazione della casa circondariale di Arienzo in ricordo dell'estremo sacrificio dell'agente De Angelis che aveva appena 37 anni e ha dato la vita per rimanere fedele al suo mandato e non cedere al ricatto della camorra - è il commento del sottosegretario alla Giustizia, Vittorio Ferraresi -.
In quegli anni a Poggioreale si combattevano guerre sanguinarie tra clan nemici e De Angelis con la sua fermezza ha impedito loschi affari e regolamenti di conti. Alla sua famiglia e all'amministrazione del carcere giunga il mio più sentito ringraziamento e saluto".





