Calcio

Il calcio: una scienza inesatta che piace proprio a tutti, esperti e neofiti!

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Circoscrivere attraverso l’uso sapiente di poche mirate parole il termine calcio, evitando di offrire al lettore le solite banali definizioni, è certamente compito arduo, eppure in questa sede ci proveremo. Ognuno di noi quando è chiamato a dire la propria su questo sport lo caratterizza nei più modi differenti: gioco di squadra, intrattenimento di massa, business milionario, religione laica, filosofia di vita. Se queste sono solo alcune delle interpretazioni possibili, ne esistono altre in grado di ritrarre la disciplina con la palla tra i piedi in una prospettiva sicuramente inusuale. La facciamo breve: per noi il calcio è una scienza inesatta che piace proprio e tutti, esperti e neofiti. In che senso scienza inesatta? Il pallone è tattica, strategia, schemi e numeri che provano a dimostrare tesi relative a una realtà sportiva che sono per loro natura indimostrabili; si possono certamente raccogliere dati riguardanti l’avversario (oggi è la consuetudine) per meglio comprendere come poterne arginare le avanzate, ma ecco sopraggiungere la variabile che non ti aspetti. Nessun scienziato è mai stato né sarà mai capace di dimostrare quello che noi chiamiamo “fattore imprevedibilità”. Ebbene sì: quando i 22 giocatori si affrontano, nulla è scontato. Possiamo così decidere di disporci con un centrocampo a 5 perché il rivale statisticamente soffre la densità sulla mediana, ma basta un nonnulla, o meglio un capolavoro di un fuoriclasse, e ogni teoria, che credevamo dimostrabile, non lo è più. Forse è proprio questo uno dei motivi per cui questa disciplina di gruppo è la più bella al mondo.

Come azzeccare pronostici legati al calcio

 

Se come detto poc’anzi il calcio è un universo talmente intelligibile da essere insondabile, paradosso dei paradossi, esiste comunque un sistema per provare ad azzeccarne i pronostici? No, un sistema non esiste, ma delle accortezze indispensabili per tentare di centrare i risultati delle buone vecchie e care schedine o quelli relativial betting via web ci sarebbero eccome. Il pallone, lo ricordiamo ancora una volta, è una scienza non dimostrabile, vedi il caso in cui ci sentiamo sicuri del trionfo di una squadra, magari la nostra preferita, e veniamo subito sconfessati dall’avversario di turno abile nel tirare fuori dal cilindro la prestazione del secolo.Tale accadimento, all’ordine del giorno per chi mastica pallone, è dovuto al fatto che questo sport di squadra è a dir poco imprevedibile: possiamo così passare il nostro tempo a chiederci se il team XX batterà il team YY provando a realizzare una puntata decisiva, ma se lo facciamo senza metodo alcuno non riusciremo mai minimamente a capire come andrà a finire un determinato scontro. Affinché le nostre scommesse vincenti e sicure risultino tali abbiamo bisogno di adottare piccoli accorgimenti quali non farci prendere dalle emozioni quando proviamo a conquistare la posta in palio. Evitare inoltre di giocare tutto su multiple lunghissime e non tenere conto del bankroll, fattore invece da considerare per chi vuole primeggiare nel betting online, può fare al caso nostro così come dismettere i panni dei supporter che vorrebbero vedere la loro formazione trionfare in ogni situazione anche quando ciò non è possibile. Una schedina studiata, che speriamo possa essere anche vincente, necessita di essere compilata utilizzando il cervello e non il cuore. Non solo: scommettere appena dopo una sconfitta è la peggior scelta possibile poiché la nostra testa non è ancora sgombra da pensieri negativi. Seguendo questi piccoli consigli possiamo in un certo senso disvelare la natura oscura della nostra disciplina favorita, quindi perché non approfittarne?

Il caso Leicester

Quando parliamo di risultati sportivi che nessun numero potrà mai giustificare, ci torna spesso in mente lo scudetto vinto dal Leicester di Ranieri. Era la stagione di Premier League 2015-2016 e il team diretto dal mister italiano, il meno blasonato tra i blasonati, è riuscito, grazie a una epica cavalcata, a dimostrare come il calcio, sebbene si basi prevalentemente su utilissime statistiche, non può essere una scienza esatta. In quel caso specifico oseremmo dire che tale scienza era la più inesatta possibile. Se così non fosse stato, credete davvero che a distanza di anni rabbrividiremmo ancora al ricordo di tale impresa a dir poco epica?


Articolo pubblicato il giorno 19 Agosto 2020 - 19:43
Vincenzo Scarpa

Vincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania e Studente di Scienze Politiche all'Università di Napoli Federico II. Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio

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Vincenzo Scarpa

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