Fonderie Pisano: Lorenzo Forte incontra il ministro Costa
Il presidente Lorenzo Forte ha incontrato il Ministro Sergio Costa, in merito alla vicenda Fonderie Pisano. Il Ministro si è costituito come Ministero nell’impugnazione della nuova AIA, concessa ai Pisano dalla Regione Campania, che si discuterà innanzi al TAR di Salerno il prossimo 8 settembre.
Il Comitato e l’Associazione Salute e Vita ringraziano di cuore il Ministro Costa: “continua a mantenere fede agli impegni presi con i cittadini della Valle dell’Irno, martoriati da anni dai fumi delle Fonderie Pisano che avvelenano la nostra aria, la nostra vita”.
Incontrato ad Ascea sabato 22 agosto, il Ministro si è nuovamente schierato a difesa del diritto alla salute e al diritto ad un ambiente non inquinato, costituendosi accanto all’Associazione Salute e Vita, come Ministero dell’Ambiente, nel procedimento amministrativo che si discuterà l’8 settembre presso il TAR di Salerno, avverso alla decisione della Regione Campania che inspiegabilmente ha concesso, in pieno lockdown, una nuova AIA alle Fonderie Pisano per 12 anni.
“Siamo fiduciosi che riusciremo a dimostrare, con il nostro avvocato Franco Massimo Lanocita e con il supporto prezioso dell’Avvocatura dello Stato, tutta la verità su questa assurda decisione avallata da Vincenzo De Luca e dall’intera Giunta della Campania, in primis dal Vice Presidente Fulvio Bonavitacola, Assessore all’Ambiente che, in cinque anni di governo della Regione ed in venti anni di governo della città di Salerno, si sono macchiati di essere complici di un imprenditore che inquina. Senza fermare questa tragedia, pur avendo facoltà di farlo, sono da considerarsi responsabili politici ed istituzionali principali di questo dramma che si consuma da decenni. Anzi, con le loro azioni e tenendo tutt’oggi chiuso in un cassetto lo studio Spes, continuano a perpetrare una scelta scellerata che permette ai Pisano di continuare a massacrare la vita e l’ambiente della Valle dell’Irno”. Dichiara Lorenzo Forte, in una nota.
Dal popolo della Valle dell’Irno si leva un grido di dolore che reclama Giustizia e Verità e chiede alla Regione, con l’appoggio e l’autorevolezza del Ministro Costa, di fermare le fonderie e di rendere pubblico lo studio Spes, prendendo un provvedimento di immediata chiusura.
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