E’ il Lyssavirus il virus che ha ucciso un gatto ad Arezzo di encefalite in pochi giorni dopo aver morso la sua proprietaria.
Infatti dopo accertamenti si è scoperto che il gatto era infetto da lyssavirus,una variante del virus della rabbia
Ovviamente nessun allarmismo,questo virus è molto raro e una epidema è praticamente improbabile.
Nessun panico
Come scritto nessun allarmismo,niente panico perchè appunto l’infezione del gatto di Arezzo è un evento rarissimo ed eccezionale ; Infatti come subito detto dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani da Marco Melosi , il presidente dell’Anmvi :
“L’ipotesi al momento più probabile è che il gatto di Arezzo abbia contratto il lyssavirus predando un pipistrello migratore, presumibilmente proveniente dal Caucaso ; l’animale domestico ha dunque sviluppato un’encefalite che si è manifestata anche con aggressività anomala. Avendo morso i proprietari, il veterinario che aveva in cura l’animale ha agito molto bene: ha chiesto consulto alla clinica veterinaria Valdinievole, che è centro di riferimento neurologico nazionale, dove hanno predisposto l’osservazione cautelativa del gatto e fornito le cure possibili”.
Per cui alla morte dell’animale, come previsto dai protocolli di sorveglianza per la rabbia, il cervello è stato inviato all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie per gli accertamenti, dai quali è emersa la rarissima infezione.
“È necessario sottolineare che non siamo di fronte a un caso di rabbia classica, per cui anche la vaccinazione disponibile potrebbe non essere efficace contro questo specifico lyssavirus. Gli esperti lo stanno ancora studiando”, ha precisato Melosi. “Anche se è difficile fare previsioni, per quanto emerso finora possiamo dire che la trasmissione da animale a essere umano sia molto improbabile e che dopo due settimane dai morsi ricevuti sia i proprietari sia il veterinario stanno bene”.