foto di repertorio
Tra le province di Caserta, Napoli, Modena e Lucca notificati 15 provvedimenti in carcere, 2 con il beneficio dei domiciliari e un divieto di dimora. I reati contestati sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con le circostanze aggravanti per reati connessi ad attivita’ mafiose.
L’indagine e’ partita nel 2015 e ha portato al sequestro di armi da guerra, dosi di stupefacente (cocaina, hashish e marijuana) e somme di denaro. Il gruppo, legato alla fazione Schiavone dei Casalesi, era stato creato dal figlio di un ristretto in regime 41 bis, ed era dotato di risorse finanziarie, con una accurata suddivisione in ruoli e ramificato tra Napoli e Caserta.
Sono stati così raccolti gravi indizi di colpevolezza circa l’esistenza di una stabile organizzazione criminale, con a capo il figlio di un ristretto in regime 41 bis, dotata di mezzi, risorse finanziarie, accurata suddivisione in ruoli e con ampia e ramificata diffusione delle attività illecite in diverse zone della provincia di Napoli e Caserta.Tale quadro accusatorio descritto ha consentito l’esecuzione dell’odierno provvedimento, i cui fatti sono aggravati dall’essere stati commessi al fine di agevolare il clan dei Casalesi- fazione Schiavone, avvalendosi della sua forza d’intimidazione.
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