E' tetraplegica, sorda ed ipovedente da 15 anni per un caso di malasanità: sciopero della fame dei genitori che aspettano giustizia.
Dopo un appello al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, annunciano lo sciopero della fame Eugenio Manzo e Matilde Memoli, genitori di Arianna Manzo che quasi 15 anni fa, quando aveva appena tre mesi, fu vittima - secondo i giudici di primo grado - di un grave caso di malasanita' che l'ha resa tetraplegica, sorda ed ipovedente.
Una decisione, quella della coppia che abita a Cava de' Tirreni presa per sollecitare una decisione della Corte di Appello di Salerno che li sta tenendo con il fiato sospeso.Potrebbe interessarti
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La sentenza e' giunta dopo ben otto anni di processo ma il Cardarelli ha proposto appello e per ora non ha pagato il risarcimento di tre milioni di euro a cui e' stato condannato. Purtroppo, nel corso di questi anni, ai genitori i soldi sono venuti a mancare insieme al lavoro, e l'assistenza di Arianna e' ormai a rischio. La celebrazione del processo di secondo grado, a Salerno, e' iniziata lo scorso 25 giugno. "Il Cardarelli ha deciso di proporre appello, - spiega l'avvocato - e' un suo diritto ma si tratta di una decisione moralmente e giuridicamente inaccettabile.
Avrebbe dovuto pagare, anticipare anche una parte della somma, ma non lo ha fatto. L'esecuzione della sentenza, inoltre, e' stata ritardata dalla pandemia, praticamente un dramma nel dramma. E dal 25 giugno siamo in attesa di conoscere la decisione dei giudici in merito all'istanza di sospensiva del pagamento del risarcimento".





