Usa: Atlanta in fiamme dopo la seconda notte di proteste per l'uccisione di un altro afroamericano. La citta' statunitense di Atlanta ha continuato a bruciare ieri, dopo due giorni di proteste e saccheggi seguite all'uccisione dell'afroamericano 27enne Rayshard Brooks al culmine di una colluttazione con agenti di polizia, lo scorso 12 giugno.
Brooks, ubriaco, bloccava con la sua auto l'accesso ad un ristorante della catena Wendy's. Intervenuta su segnalazione, la polizia aveva fermato Brooks, che pero', al momento dell'arresto, aveva innescato una colluttazione, come confermato dalle videocamere degli agenti coinvolti nell'incidente e da una videocamera di sicurezza installata sul luogo dell'incidente.
Nelle immagini, si vede Brooks colpire un agente a mani nude, sottrargli un taser e rivolgerlo contro uno degli uomini in divisa, dandosi alla fuga.Potrebbe interessarti
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Il sindaco di Atlanta, Keisha Lance Bottoms - in lizza per il ruolo di vicepresidente Usa a fianco del democratico Joe Biden - ha pero' chiesto e ottenuto le dimissioni immediate dell'agente coinvolto e del capo del dipartimento di Polizia cittadino, prima di attendere l'esito delle indagini. Il clima di gravissima tensione causato dall'uccisione di un altro afroamericano, George Floyd, lo scorso 25 maggio a Minneapolis, ha fatto si' che l'episodio innescasse nuove , violentissime proteste: manifestanti hanno dato alle fiamme il ristorante sul luogo dell'incidente e diverse pompe di benzina nelle vicinanze, prima di rivolgere la loro furia su diversi altri esercizi commerciali cittadini.
Il governatore repubblicano della Georgia, Brian Kempt, ha espresso fiducia nelle autorita' investigative; la democratica afroamericana Stacey Abrams, che nel 2018 ha perso le elezioni contro Kempt, e che e' a sua volta una possibile candidata alla vicepresidenza Usa al fianco di Biden, ha invece chiesto "severe restrizioni all'uso della forza letale. Dormire in un'auto all'ingresso di un ristorante drive-thru non puo' risultare in una morte".





