Bonus Mobilità: Tantissime le vendite delle bici

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L’Italia vuole puntare sulle bici per favorire spostamenti maggiormente sostenibili all’interno delle città e col bonus mobilità ha istituito degli appositi incentivi che permettono di ottenere sino a 500 euro per l’acquisto di bici, eBike, monopattini elettrici, handbike e abbonamenti di servizi di sharing.

E’ sicuramente un’idea importante per “svoltare” finalmente su una mobilità davvero più green (come gli altri paesi Europei che da anni favoriscono l’utilizzo di mezzi green e salutari).
Sarebbe meraviglioso iniziare a vedere in giro per la città al posto di motorini pericolosi e inquinanti cittadini a spasso su bici elettriche.
Per non parlare dell’indotto che darebbe ossigeno a tantissimi imprenditori in un mercato cosi saturo,quello dell’auutomotive.




    I big lo sanno e le grandi aziende è da un po che si sono mobiliitate per accaparrarsi brevetti e progetti per essere pronte il prima possibile.Ed ecco che l’idea del Governo è sotto ogni punto di vista interessante e gli Italiani,quelli attenti all’ambiente e con la voglia di vivere in un paese moderno e civile hanno reagito molto bene visto che c’è stato un vero e proprio boom di vendite delle bici. Secondo ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), nel solo mese di maggio si è assistito ad una crescita del 60% delle vendite delle 2 ruote rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oggi, trovare una bici o un’eBike nei negozi è sempre più difficile.

    BONUS MOBILITÀ: COME FUNZIONA

    cOME FUNZIONA QUESTO Bonus Mobilità?. Sono stati stanziati circa 120 milioni di euro per questi incentivi. Lo schema prevede un aiuto economico pari al 60% del costo di acquisto del mezzo sino ad un massimo di 500 euro. Si potrà richiedere entro il 31 dicembre 2020 ed è valido per tutti gli acquisti effettuati a partire dal 4 maggio 2020.

    L’incentivo potrà essere richiesto solamente dai maggiorenni che abitano in capoluoghi di Regione, Città metropolitane, capoluoghi di provincia e Comuni con più di 50.000 abitanti. La procedura per ottenere il bonus è un po’ macchinosa. Il Governo ha previsto, infatti, ben due fasi distinte.

    • Fase 1: iniziata il 4 maggio, prevede che il cittadino effettui l’acquisto e che poi carichi sul sito la fattura insieme alla domanda di richiesta del rimborso (web app non ancora online). Serve quindi la fattura e lo SPID per l’accesso.
    • Fase 2: il cittadino paga al negoziante solo il 40% del prezzo del veicolo. Il negoziante riceverà il rimborso del 60%. Questa fase entrerà in vigore non appena sarà messa online l’applicazione web. Il fornitore erogherà direttamente lo sconto a fronte della ricezione del buono digitale che l’utente genererà sul sito e consegnerà contestualmente all’acquisto. La lista dei fornitori aderenti è in via di definizione.

    E per accontentare davvero tutti si sta cercando il modo di allargare il fondo a disposizione, anche chi arriverà in ritardo (dovrebbero arrivare 70 milioni aggiuntivi). Inoltre, dal Governo giungono rassicurazioni sul fatto che il click day non ci sarà in quanto sarà data priorità al giorno dell’effettivo acquisto. Ma sarà davvero così? La speranza è che il Governo riesca ad evitare una procedura di assegnazione del bonus che risulterebbe problematica per la maggior parte delle persone. Sarebbe poi “molto antipatico” negare il rimborso al cittadino a cui è stato chiesto di anticipare la spesa.

    C’è poi da sottolineare che ci potrebbero essere complicazioni tecniche necessarie per richiedere il bonus ; infatti è necessario che le persone si dotino dello SPID. Certamente, l’identità digitale è uno strumento potenzialmente utile ed è necessario che i cittadini si impegnino ad ottenerla il prima possibile perchè è necessaria ed indispensabile ; dl’altra parte siamo nel mondo digitale e rimanere fuori equivale a non partecipare alla vita di un Paese sopratutto per quelle fasce di utenze che sono poco avvezze all’utilizzo degli strumenti digitali.




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