Arzano, riceve amici in casa ma è ai domiciliari: il ras sfida ancora lo Stato

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Arzano – Riceve amici in casa ma è ai domiciliari: il ras sfida ancora lo Stato.  Cancello automatico privato e il palazzo diventa la nuova roccaforte. L’uomo è stato scarcerato diversi mesi fa seguito del decreto del Giudice e da allora non ha fatto altro che far parlare di se.

Una sfida continua di chi evidentemente si sente impunito e forse nemmeno tanto “condizionato” da chi è preposto a controllarlo. Addirittura dopo aver fatto parlare di sé per una mega piscina con tanto di idromassaggio abusiva, della dubbia legittimità di appartamenti posti nella sua disponibilità; ora il ras degli Amato-Pagano addirittura avrebbe preso possesso dell’ingresso laterale del palazzo con tanto di apertura automatica a mezzo telecomando  distanza. Uno stratagemma che gli consentirebbe di ricevere “ospiti” nel pieno della notte facendoli accedere direttamente dai garage sottostanti.

Il boss, dunque – pena smentite di sorta-,  si dimostrerebbe incurante delle prescrizioni imposte, facendosi beffa non solo del provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria, che gli vietava di comunicazione con persone diverse dai conviventi, ma anche delle disposizioni governative a tutela della collettività, in ragione dell’epidemia e che ponevano il divieto di ricevere o fare visita alle persone. Misure che fanno subito saltare alla mente il corteo dimostrativo in moto messo a segno dai guaglioni del gruppo facente capo al boss Giuseppe Monfregolo  – che sarebbe in contrapposizione al ras Pasquale Cristiano –  che venne immediatamente intercettato con il relativo sequestro dei mezzi. Insomma, ad Arzano non tira una buon aria.  (FDL)


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