I Baschi Verdi di Aversa, già da alcuni giorni, tenevano sotto controllo i movimenti di P. D., classe ’88, residente in Pietramelara, sul conto del quale avevano avviato mirati accertamenti in quanto sospettato di spacciare droga all’interno del suo bar ubicato nella cittadina alle pendici del Monte Maggiore.
Nella giornata di ieri, l’insolito andirivieni di autovetture nonostante l’emergenza sanitaria da “COVID-19”, nei pressi del bar appena riaperto, ha indotto quindi i finanzieri a rompere gli indugi e a perquisire i locali dell’attività commerciale.Potrebbe interessarti
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A riprova della serialità dell’attività di spaccio, sono stati trovati, inoltre, due bilancini di precisione, numerose confezioni di plastica utilizzate per il confezionamento dello stupefacente e oltre sei mila euro in contanti, provento dell’attività illecita. Sequestrati, altresì, due telefoni cellulari nella disponibilità di P.D., il cui contenuto, da un preliminare esame, ha già evidenziato preziosi elementi idonei ad individuare la rete di consumatori della sostanza stupefacente e le relative modalità seguite per gli ordini della medesima, tramite l’uso dei moderni social network.
Tenuto conto della gravità del quadro indiziario – su disposizione dell’Autorità Giudiziaria – il responsabile dell’illecita attività è stato tratto in arresto in flagranza di reato e tradotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in attesa del previsto giudizio di convalida. L’operazione odierna realizzata dai Baschi Verdi di Aversa testimonia il costante impegno delle Fiamme Gialle anche nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti, con il duplice intento di tutelare la salute dei cittadini e di debellare una delle principali forme di finanziamento della criminalità organizzata.


































































