Nessun aumento significativo delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici è stato registrato nell'area di Ottaviano dai tecnici dell'Arpac a seguito dell'esplosione verificata ieri nello stabilimento Adler che ha causato la morte di un operaio e il ferimento di altri due.
Le centraline fisse della rete di monitoraggio della qualità dell'aria non hanno rilevato aumenti significativi delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici che vengono monitorati quotidianamente, tra cui polveri sottili, ossidi di azoto, monossido di carbonio, benzene.Potrebbe interessarti
Nel frattempo è stata vietata la raccolta e la commercializzazione dei prodotti coltivati nei campi posizionati nel raggio di 1 km dallo stabilimento Adler Plastic. Lo stabilisce un'ordinanza del sindaco di Ottaviano, Luca Capasso.Nell'ordinanza si specifica che "la principale attività dello stabilimento consiste nella lavorazione di materiali plastici" e che "la ricaduta al suolo dei fumi provocati dall'incendio delle materie prime o lavorate potrebbero costituire agente inquinante sui prodotti delle coltivazioni agricole nei campi attigui e quindi essere considerati pericolo per la salute pubblica". Il divieto "assoluto" di raccolta e commercializzazione dei prodotti derivanti dalla coltivazione in campi posizionati nel raggio di 1 km dallo stabilimento Adler Plastic, in via Mozzoni, è stato deciso "in attesa che siano effettuati, dai competenti uffici dell'Arpac, i necessari campionamenti chimici e biologici dei prodotti vegetali coltivati nei campi posti nelle vicinanze dell'azienda".






