Importante scoperta stamattina a Paestum nel corso dei lavori pubblici per il rifacimento della linea elettrica, condotti dalla società Sogea per conto di Enel S.p.a. lungo via Magna Grecia e seguiti dalla Archeoservizi S.a.s., sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino. Nei pressi di “Porta Aurea”, l’accesso nord della città antica, parzialmente distrutta nel 1829 dall’attuale via Magna Grecia, ex SS 18, sono riemersi parte della pavimentazione e blocchi in calcare locale di uno dei due pilastri su cui poggiava l’arco della porta.
Immediato il sopralluogo degli archeologi della Soprintendenza - responsabile della tutela del territorio - che hanno rivisto il progetto iniziale per procedere a indagini archeologiche di approfondimento e far luce su questa porzione delle mura di Paestum, finora sconosciute se non da vecchie piante dell’Ottocento.
“Questo rinvenimento - dichiara Francesca Casule, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino - testimonia che anche la realizzazione di opere pubbliche, costituisce un’occasione importante non solo per la tutela del patrimonio archeologico ma anche per la sua conoscenza.Potrebbe interessarti
Capri oltre la cartolina: 3 angoli poco conosciuti da esplorare
Avellino, 22enne arrestato con oltre un chilo di droga in casa: coca e hashish “firmati cartoon”
Droga nascosta nella Matrioska: 38enne arrestato ai domiciliari nel Casertano
Carinola, dà fuoco alla casa dopo un litigio con la moglie: arrestato 37enne
La scoperta di queste ore rinforza il lavoro di ricerca, restauro e valorizzazione della cinta muraria condotto dal Parco Archeologico di Paestum e Velia nell’ambito dei progetti PON che vedono l’investimento di circa 6 milioni di euro per la riqualificazione e riammodernamento dell’area archeologica di Paestum.
Serena Plaitano