L’uomo è stato arrestato al culmine di una delicata indagine della polizia postale che ha coinvolto una minore in età prescolare. La vicenda è emersa nel corso di un’indagine sul “deep web” durante la quale i poliziotti si sono imbattuti nella segnalazione di un utente su un italiano che stava cercando di vendere prodotti pedopornografici. L’italiano non aveva coperto le sue tracce, per cui attraverso l’ip del suo computer è stato possibile risalire al comasco. S. T., disoccupato, è stato perciò arrestato per violenza sessuale aggravata, detenzione e produzione di materiale pedopornografico. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, il trentenne era riuscito più volte a rimanere da solo con la bambina. Durante gli incontri la drogava con un sedativo, anche quello acquistato sul deep web, le usava violenza e riprendeva tutto con la telecamera. L’indagato sul computer aveva duemila fotografie e circa trecento video filmati pornografici con minori. L’arresto è stato convalidato a Como, ma l’inchiesta è passata alla Direzione distrettuale antimafia di Milano per la presenza del materiale pedopornografico.
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