"Facciamo presto. Abbattiamo la burocrazia, perché altrimenti arriverà prima di noi la camorra". L'appello lanciato nei giorni scorsi dal cardinale arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, non è passato inascoltato.
Visto che la prefettura di Napoli già mercoledì scorso al centro dell'appuntamento del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica ha messo la questione usura, un tema stringente a Napoli e provincia e che secondo la classifica del 'Sole 24 Ore' del 2019 vedeva al secondo posto tra 106 realtà territoriali italiane per la presenze di denunce di casi di strozzinaggio, una ogni 100mila abitanti, per un totale di 32.Potrebbe interessarti
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La Cna ha portato la questione all'attenzione dei magistrati e delle forze dell'ordine napoletane, cominciando a monitorare il territorio in maniera sinergica con le associazioni antiracket e antiusura e con gli inquirenti. "La situazione era grave già prima del coronavirus - ha detto ancora Oliviero - vorrei però sottolineare che il 100% di chi denuncia non ha avuto più problemi, né economici né con gli strozzini. E' importante denunciare, anche attraverso noi o attraverso le associazioni".





