Il M5S accusa: 'Mense universitarie chiuse, ma la Regione Campania trattiene quote pasto. Interrogazione al ministro del deputato Iovino e richiesta all’Adisurc del consigliere regionale Cirillo: “Restituire le somme detratte dalle borse di studio”.
“Da circa tre mesi, con la chiusura degli Atenei universitari in ottemperanza alle prescrizioni governative, la Regione Campania non ha più erogato i servizi di ristorazione e mensa per gli studenti universitari, quantificati in una quota annuale detratta dalle borse di studio di chi ne usufruisce.Potrebbe interessarti
Elezioni Campania, colpo di scena: Maria Rosaria Boccia torna in corsa
Regionali Campania: l'endorsement di Rita De Crescenzo che imbarazza Forza Italia
Elezioni Campania, Rita De Crescenzo si schiera: “Votate Forza Italia, vi accompagno pure al seggio”
Manfredi archivia l'era De Luca: "Ora rinnovamento con Fico". E sfida la Meloni: "In Campania vinceremo"
“Giova ricordare che dall’importo della borsa di studio viene operata una detrazione pari a 700 euro per gli studenti che scelgono il pasto in mensa e di 540 euro per quanti invece optano per un pasto alternativo come il fast food. Tenuto conto che la ratio è quella di operare le detrazioni solo per gli studenti che usufruiscono del servizio, chiediamo l’intervento del ministero affinché, in raccordo con la Regione Campania e con altre regioni nelle quali la detrazione si continuerebbe a praticare, perché vengano restituite le quote delle borse di studio non utilizzate o che, in fase di saldo, non siano trattenute le quote per il servizio mensa di marzo, aprile e maggio. In una fase recessiva così delicata e drammatica per molte famiglie, non possiamo consentire che sia leso in alcun modo il diritto allo studio, tutelando gli studenti di fasce di reddito media e bassa, maggiormente a rischio di abbandonare gli studi”.






