E' indagato per calunnia, e non per simulazione di reato, come si era appreso in un primo momento, il giornalista casertano Mario De Michele, cui venerdi' scorso i carabinieri, su ordine della Dda di Napoli, hanno perquisito l'abitazione di Cesa (CASERTA) sequestrando una pistola legalmente detenuta.Potrebbe interessarti
Sarno, in auto con pistole, coltelli e hashish: arrestato pluripregiudicato
Sequestro e violenza in comunità minori, arrestato 17enne a Caserta
Arzano, tre minorenni arrestati per rapina armata: denunciato anche un 18enne
Carceri in Campania al collasso, l'allarme di Ciambriello: "Una bomba sociale a miccia corta"
Il giornalista denuncio' ai carabinieri che si trattava di un atto intimidatorio, indicando anche i presunti responsabili, alimentando la lunga scia di episodi violenti di matrice camorristica che lo avrebbero coinvolto da oltre un anno a questa parte per la sua attivita' di cronista nel Casertano. Per la Procura anticamorra - Aggiunto Luigi Frunzio e Sostituto Fabrizio Vanorio - De Michele avrebbe inventato anche un altro attentato, nel novembre scorso, quando la sua auto fu colpita da una decina di proiettili; quell'episodio gli consenti' di avere la scorta e di diventare quasi un simbolo del giornalismo d'inchiesta. Per quanto accaduto a novembre - e' l'ipotesi d'accusa - De Michele potrebbe aver usato un'altra pistola fornitagli dalla seconda persona che risulta indagata nella vicenda.






