Di certo c'è un solo candidato alla presidenza della Regione Campania e lo dice con chiarezza il segretario provinciale di Napoli del Partito Democratico, Marco Sarracino.
E se Vincenzo De Luca, in dubbio prima che si scatenasse la pandemia, esce dal limbo dal temporeggiamento di ipotetiche alleanze con il Movimento 5 Stelle attorno a un'altra candidatura, l'investitura certa fino agli inizi di marzo scorso per Stefano Caldoro, scelto da Silvio Berlusconi e "convalidato" dal consiglio nazionale di Forza Italia e al tavolo nazionale del centrodestra, sembra in bilico.Potrebbe interessarti
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"Data scomoda" la definisce il deputato leghista Gianluca Cantalamessa, che dall'abitacolo della sua auto pensa alla raccolta di firme per le liste di appoggio al candidato presidente sotto il sole rovente di Ferragosto. "Sarà complicato anche condurre la campagna elettorale - sottolinea - dovremmo poi andare a parlare alle persone mentre vivono il disagio economico e sanitario di questa emergenza". Tutto da ripensare, come il programma pensato prima del virus "che abbiamo dovuto abbandonare completamente", spiega Cantalamessa, che evita di ragionare su chi dovrà rappresentare il programma che si sta costruendo in questi giorni attraverso una campagna di ascolto di varie categorie sociali e produttive sempre via streaming. Il ribaltamento delle condizioni ante Covid per Caldoro imporra' una campagna elettorale incentrata sul "rilancio post emergenza". "Alla fine prevarranno i temi più importanti - dice - oggi l'atmosfera è legata all'emotività". La gestione dell'emergenza con le iniziative che l'attuale governo regionale sta predisponendo saranno il cavallo di battaglia per il Partito Democratico. Lo dice apertamente il segretario provinciale di Napoli, Marco Sarracino. "Mettiamo in campo il governo di questi 5 anni - ragiona - ma soprattutto la guida di questa fase complessa, con la consapevolezza che saremo giudicati per come abbiamo gestito questa emergenza". Una gestione che ha fatto guadagnare al centrosinistra l'appoggio del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, iscritto a Forza Italia, con la moglie Sandra Lonardo senatrice forzista, e per nulla in imbarazzo nel dire che appoggerà De Luca, "perché dall'altra parte un candidato non c'è. E l'idea che si debba sempre attingere alla società civile con Catello Maresca va contro la mia idea sacrale che i magistrati non debbano fare politica, ma che soprattutto non tornino a fare i magistrati dopo aver fatto politica". Lontano dallo schieramento con cui amministra Benevento, Mastella assicura che mai e poi mai sarà in un centrodestra a trazione leghista, che ha già accantonato Caldoro. "Io avevo proposto le primarie - dice - non mi hanno ascoltato". Tenta un recupero il coordinatore di Forza Italia, Domenico De Siano. "Caldoro e' stato indicato da Berlusconi - ricorda - dopo che al tavolo nazionale si era deciso a chi spettasse indicare il candidato presidente nelle varie regioni. In Campania decide Forza Italia. Se qualcuno mette in discussione questo, lo dica al tavolo nazionale. Se siamo coesi, portiamo a casa un candidato autorevole".









































































