I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Benevento nel corso di un controllo del territorio in località Sferracavallo hanno fermato una Nissan Juke, a bordo della quale viaggiava una coppia di giovani beneventani, entrambi 33enni.Potrebbe interessarti
Leggi di più suBenevento e ProvinciaBenevento: sequestro a San Leucio per abusi edilizi e rifiuti illeciti
Benevento, lite con la moglie e aggressione ai carabinieri: assolto per la "tenuità del fatto"
Telese Terme: locale chiuso dopo risse tra giovani e schiamazzi notturni
Il "Bazar dell'illegalità": 46mila prodotti pericolosi sequestrati dai Finanzieri a Benevento
Potrebbe interessarti
Benevento: sequestro a San Leucio per abusi edilizi e rifiuti illeciti
Benevento, lite con la moglie e aggressione ai carabinieri: assolto per la "tenuità del fatto"
Telese Terme: locale chiuso dopo risse tra giovani e schiamazzi notturni
Il "Bazar dell'illegalità": 46mila prodotti pericolosi sequestrati dai Finanzieri a Benevento
Nelle fasi del controllo - ricorda la nota diffusa alla stampa - entrambi apparivano agitati e preoccupati motivo per il quale i due venivano accompagnati in caserma per un accurato controllo dell’autoveicolo e di entrambi i ragazzi; solo uno è titolare di pregiudizi di polizia in materia di stupefacenti.
Atteso il crescente nervosismo dei due, presso il Comando dei Carabinieri l’auto veniva sottoposta a meticolosa attività di ricerca, al termine della quale, occultato sotto la cuffia della leva del cambio, i Carabinieri rinvenivano un involucro termosaldato avvolto nel nastro adesivo per imballaggio. All’interno erano occultati 120 grammi di cocaina, che insieme all’auto venivano sequestrate mentre i due pusher venivano arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La cocaina doveva presumibilmente fornire i giovani del capoluogo in questo fine settimana in questo periodo della cosiddetta “fase 2” che ha allentato le restrizioni governative imposte dall’emergenza sanitaria in atto.
Su disposizione del Pubblico Ministero, dott.essa Felaco, entrambi gli arrestati venivano ristretti presso le rispettive abitazioni, in regime di detenzione domiciliare.



































































