Piacenza. omelia choc del parroco del quartiere Borgotrebbia a Piacenza: “Venite a messa, quello che stiamo vivendo è qualcosa di oppressivo”. E’ accaduto stamattina a Piacenza nella chiesa Santi Angeli Custodi dove don Pietro Cesena ha celebrato un rito religioso al quale erano presenti una ventina di persone. “Non pagate le multe della Polizia, non abbiate paura di venire a messa. Quello a cui ci hanno messo di fronte è anticostituzionale, è qualcosa di oppressivo. Andremo dai giudici, e tutto questo vedrete che verrà messo in discussione”. Ha detto don Pietro durante la funzione domenicale. Il caso è stato segnalato da alcuni residenti alla polizia che è arrivata sul posto, al termine della celebrazione. Agenti in borghese della questura di Piacenza hanno raccolto elementi che serviranno per successivi accertamenti, riferisce la Polizia. Al momento, comunque nessun provvedimento è stato ancora adottato, ne’ nei confronti del sacerdote, ne’ verso i cittadini che erano presenti a messa (rispettando le distanze di sicurezza interpersonali) nonostante le disposizioni che le funzioni religiose vengano celebrate a porte chiuse. Il parroco, assurto agli onori delle cronache nazionali per la sua battaglia contro i rapper, si è difeso dicendo che i fedeli erano entrati in chiesa. Nei giorni scorsi, don Pietro aveva celebrato messa in diretta streaming sui social per stare vicino ai fedeli della sua parrocchia, ma aveva più volte ribadito che bisognava tornare al contatto sociale con i fedeli della sua parrocchia. Sulla vicenda è intervenuto anche il vescovo di Piacenza, monsignor Gianni Ambrosio, che in una lettera inviata anche alla stampa ha affermato: “Ritengo doveroso ricordare ai tutti la necessità di osservare le misure di sicurezza che la Conferenza Episcopale Italiana ha comunicato e più volte ribadito, sempre in stretto contatto con il Ministero dell’Interno e con la Segreteria di Stato della Città del Vaticano. Si possono discutere, certo, ma sono da osservare ovunque, soprattutto poi in quei luoghi, come qui a Piacenza, ove abbiamo una tremenda responsabilità, perchè il numero dei contagi e dei defunti è impressionante. Ricordo pure che la non osservanza di queste misure comporta una ‘contestazione’ da parte delle Forze dell’ordine, come purtroppo accaduto oggi”.
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