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Napoli, Chiaia piange l’ingegnere Chiosi vittima del coronavirus scoperto in ritardo

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Napoli. Il quartiere di Chiaia piange la morte dell’ingegnere Luciano Chiosi morto da coronavirus all’ospedale di Pozzuoli dove era ricoverato da alcuni giorni. Aveva scoperto di avere il virus in ritardo perché asintomatico. Il professionista era molto conosciuto in città così come la moglie, l’avvocato Titti Troianiello, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Napoli, impegnata nel sociale.

Mimmo De Crescenzo, presidente del Comitato unitario delle professioni ha espresso il suo dolore su facebook: “È difficile, in momenti così particolari della vita, trovare parole che non siano di rito. Siamo affettuosamente vicini alla Collega e Consigliera del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Titti Troianiello nonché al figlio e collega Gabriele nel piangere la prematura scomparsa dell’amato marito e padre”. La moglie pochi giorni fa aveva scritto su Facebook: “Sei stato un freno a mano… su un treno che andava a 1000 …ci hai deragliato le vite… Ma presto ti ridurremo a uno dei tanti bastardi virus che abbiamo domato nei secoli. Ricostruiremo le nostre vite su basi nuove…e anche per chi in questo periodo sta speculando per fare profitto su una tragedia…ricordati tutto resta qui”.

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