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Coronavirus: negli Usa superati 300mila contagi, 8.162 morti. Ma Trump ignora lo ‘stay home’

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Superati i 300 mila contagi negli Usa. Secondo l’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University, citato dalla Cnn, i positivi al Covid-19 sono 300.915 cases e i morti sono 8.162. Oggi si sono registrati almeno 22.962 casi e altri 1.010 morti.
Altro che modello italiano o spagnolo, con una restrizione senza precedenti delle attività e delle libertà personali nel tentativo di sconfiggere il nemico invisibile. Donald Trump, nonostante le ultime drammatiche cifre parlino di un record di 1.480 americani uccisi in un solo giorno dal virus, conferma un approccio quanto mai distante da quello dei Paesi che con gli Usa sono i più colpiti. Cosi’, nella riunione di venerdì della task force della Casa Bianca, il tycoon ha gelato i suoi esperti, medici, scienziati, quelli da lui stesso incaricati di organizzare la risposta alla pandemia. E quelli che da giorni lo implorano di emanare un decreto che estenda la raccomandazione dello ‘stay home’, il restare a casa, a tutto il Paese. Perché solo così – tentano di spiegargli – si può frenare la crescita esponenziale dei contagi, di cui gli Usa hanno ora il triste primato nel mondo con quasi 300 mila casi. Ma il presidente per ora è stato categorico: nessun ordine a livello nazionale, lascio liberi di decidere i governatori dei singoli Stati. Non c’e’ bisogno di fermare tutto e ovunque. Pazienza se i due superluminari del gruppo, il virologo Anthony Fauci e l’immunologa Deborah Birx, cerchino di convincerlo che una risposta a macchia di leopardo non puo’ funzionare: “Non capisco perché ancora non diciamo a tutto il Paese di restare a casa, visto quello che sta succedendo in America”, ha affermato Fauci in un’intervista tv. Frase che probabilmente gli è costata l’ennesima esclusione dal quotidiano briefing con la stampa.

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