Sarà l'oncologo Paolo Ascierto a coordinare sul piano scientifico il gruppo di ricerca congiunto per l'emergenza coronavirus, proposto dai direttori generale e scientifico del Pascale, Attilio Bianchi e Gerardo Botti, e che vedrà coinvolti in prima linea la Regione Campania, l'Azienda dei Colli, il Cnr e ovviamente l'Istituto dei tumori di Napoli.Potrebbe interessarti
Castellammare, il boss D'Alessandro “consegnò” 2 uomini ai rivali per evitare una nuova guerra di camorra
Castellammare, estorsioni e droga e la cassa comune del clan D'Alessandro:11 arresti
Blitz anti camorra a Castellammare: in manette il boss Pasquale D'Alessandro e altri 5
Napoli, i milioni di Dubai: la banca segreta del clan Amato-Pagano
Il Pascale ha, inoltre, assunto un ruolo incisivo nell'attività di ricerca finalizzata al contenimento epidemiologico. Dall'intuizione dell'oncologo Paolo Ascierto e del virologo Franco Buonaguro di utilizzare un farmaco anti artrite per contenere l'infiammazione della polmonite da Covid, è stato creato un vero e proprio ponte della ricerca tra Napoli e la Cina per contrastare gli effetti devastanti del coronavirus. La collaborazione con l'Azienda dei Colli e i riflessi sul piano scientifico e terapeutico, con la finalizzazione e approvazione del protocollo sperimentale da parte dell'Aifa, relativo all'utilizzo del Tocilizumab, hanno consolidato ulteriormente sul piano nazionale e internazionale il riconoscimento del valore scientifico dei professionisti del Pascale e dell'Azienda dei Colli. "La costituzione di un'unità interaziendale - dice il direttore generale dell'Azienda dei Colli, Maurizio di Mauro - arriva a suggellare le attività scientifiche messe in campo nei primi giorni di emergenza da Covid 19 ed è la prova che la multidisciplinarietà e l'unione tra realtà differenti è la strada vincente". "L'iniziativa del direttore generale del Pascale Bianchi - dice Giuseppe De Pietro del Cnr - ha il suo punto di forza nell'approccio multidisciplinare alla ricerca in campo sanitario, integrando by design gli aspetti clinici, tecnologici e organizzativi".






