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Dopo una segnalazione del Nucleo di polizia economica finanziaria di Ancona, i finanzieri hanno riscontrato irregolarità nei documenti della spedizione. Dalle bolle preparate dalla società, per eludere requisizioni, la merce sembrava dovesse essere destinata a due ospedali in Campania, Napoli e Caserta, e a un’associazione della Protezione civile in Umbria, ma il numero di dispositivi ordinati dalle strutture sanitarie e dai volontari era nettamente inferiore. “






