I Vio.la sono, di fatto, una superband, nata dall’incontro di due personalità già avviate all’interno del panorama musicale: da un lato, la cantautrice Daniela Vicale, fresca della pubblicazione dell’album da solista “Frammenti a colori”; dall’altro, Antonio Russo, polistrumentista, cantante, arrangiatore e produttore già a lavoro con la Diavoletto Netlabel.
Il primo brano che il duo propone si intitola “Fino all’urdeme juorno”, ed è una ballad romantica e sognante cantata in dialetto napoletano, vicina a quello che è il revival della musica partenopea, come reintrodotto da band quali i Foja o nei lavori da solista di Francesco Di Bella, già frontman dei 24 Grana.
“Fino all’urdeme juorno descrive il classico, passionale, amore eterno. Quell’amore inatteso, ma così tanto travolgente da cancellare un passato fatto di delusioni, di lacrime e sofferenza. Una di quelle storie da voler vivere ogni singolo giorno fino in fondo, dove le parole non servono e l’unica ma essenziale certezza è quella che i due innamorati, anche in un altro mondo, tra mille persone, sarebbero capaci di ritrovarsi e riconoscersi”.
“Fino all’urdeme juorno” si presenta, così, come un brano dolce dove i suoni della chitarra (Antonio Russo), fisarmonica (affidata ad Antonio Apicella, anche dietro basso e synth) e parte ritmica (a cura di Nicola Balbi) creano una magica e delicata sonorità a cui si fonde il canto di Daniela, leggero ed intenso. La registrazione è stata curata da Antonio Russo e Antonio Apicella (quest’ultimo anche dietro al mixer negli ASM REC), mentre il mastering è stato realizzato da Salvatore Addeo negli Aemme Studio Recording di Como.
Il video di “Fino all’urdeme juorno” è stato interamente realizzato dal videomaker polacco Kuba Jarnot, già a lavoro con diversi artisti, tra cui Magdalena Tul (rappresentante della Polonia, nel 2011, all’Eurovision Song Contest).
I Vio.la sono, attualmente, a lavoro su un album di inediti, che si discosterà da quello che è lo stilema prettamente partenopeo, per esplorare altri orizzonti, in una continua ricerca sonora di stampo world, come attestano le parole di Antonio Russo:
“Vio.la è un progetto che, per quanto riguarda me nello specifico, è anche un modo per sperimentare nuove sonorità. A differenza di quanto scritto e prodotto prima, ad esempio, in questo caso ho voluto avvicinarmi alle sonorità mediterranee. Ho accostato, alle mie influenze provenienti principalmente dalle chitarre della musica pop-rock inglese, strumenti quali bouzouki, mandolino, oud. Attualmente, sto lavorando ad un altro brano, cercando di aggiungere il sitar, allontanandoci ancor di più dal nostro mondo occidentale”.
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