Giorni di confronti continui e riunioni a distanza nei quali si rincorrono ipotesi, possibili rimedi, scenari.Potrebbe interessarti
Gravina chiude: “Rinvio Serie A per playoff Mondiali? Impossibile. Unica via stage a febbraio”
Mancini frena: “Roma-Napoli non è ancora una sfida scudetto”
A 40 anni Cristiano Ronaldo firma una nuova rovesciata da copertina
Atalanta, Palladino: "Brutto primo tempo, mi è piaciuta la reazione nel secondo"
E di sicuro è la volontà della Federcalcio e del suo presidente Gabriele Gravina quella di concludere la stagione, anche se è probabile che le prime giornate del 'nuovo start' debbano svolgersi ancora a porte chiuse: dipenderà, naturalmente, dagli sviluppi dell'emergenza sanitaria. Da risolvere un complicato rebus, con le date della Serie A da incastrare con quelle delle Coppe. Una cosa è certa: la decisione andrà presa intorno a metà aprile. Ormai è riunione continua: oggi, un'altra della Lega Serie A. E un appuntamento è fissato per domani tra la Figc e le Leghe, per continuare il lavoro iniziato nella teleconferenza di ieri. Al centro delle discussioni, il tema che in questi giorni drammatici rappresenta la vera priorità: le proposte da presentare al Governo per provare a fronteggiare la crisi dovuta allo stop per virus. Resta, chiaramente, sempre 'calda' l'ipotesi del taglio degli ingaggi: Lega e Figc hanno iniziato a parlarne ieri. La misura è già stata messa in atto da diversi club europei: in Bundesliga, Bayern Monaco e Borussia Dortmund hanno già incassato il 'sì' dei giocatori. E altre corazzate continentali, come il Barcellona - che avrebbe già avviato colloqui nei giorni scorsi - e il Psg stanno valutando la stessa misura. Perché è indubbio che la lotta alla pandemia è un problema di tutti, nessuno escluso. E intanto in Spagna, paese tra i più colpiti, si muove la Rfef: il presidente Luis Rubiales ha presentato un pacchetto di misure sociali ed economiche per aiutare i club: una cifra che si aggira sui 500 milioni.





