"Non siamo un parco pubblico o un luogo di ritrovo per chi non riesce a stare chiuso in casa".Potrebbe interessarti
Contro una forte riduzione degli orari si schiera invece la catena Flor do cafe', che ha comunque anticipato di un'ora la chiusura settimanale, dalle 21 alle 20. "La situazione da noi e' tranquilla - racconta il direttore vendite, Francesco Siciliano - gli ambienti vengono sanificati ogni giorno, tutti i dipendenti sono forniti di mascherine, guanti e gel igienizzante, stiamo montando barriere in plexiglass per proteggere maggiormente il personale, abbiamo aumentato il numero delle casse aperte per ridurre le file, forniamo guanti monouso ai clienti e lavoriamo molto online, con circa 300 consegne a domicilio al giorno". Una strategia che pare stia pagando, anche dal punto di vista della serenita' degli addetti. "Si sentono tutelati - sottolinea Siciliano - tanto che registriamo un 60-70% in meno di assenze per malattia rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Se dovessimo ridurre le ore di attivita', avremmo un assalto da parte dei clienti e sarebbe peggio per tutti". Nei principali supermercati non si registrano al momento particolari problemi di rifornimento, tranne per pochi prodotti, come farina, lievito e alcool disinfettante. Qualche punto vendita e' andato in affanno nei giorni scorsi per effetto della corsa alle provviste, ma oggi gli scaffali sono tornati pieni. Chi e' in fila si mostra impaziente per la lunga attesa e non nasconde la preoccupazione e il desiderio di voler fare al piu' presto la spesa e tornare a casa. Quasi tutti indossano la mascherina, mantengono la distanza di oltre un metro e non hanno molta voglia di parlare, neanche tra di loro. Anna confessa di andare al supermercato ogni due giorni. "So che e' un rischio - precisa - ma i punti vendita vicino casa non consegnano a domicilio e io non posso portare pesi eccessivi". C'e' anche chi, come Gianni, prova a sfruttare al meglio l'attesa. "Faccio un po' di telefonate di lavoro, mando mail e rispondo ai messaggi. Ai tempi dello smart working, anche la coda al supermercato puo' essere utile", dice sorridendo






