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L’Uomo Ragno riparte dalla Serie A e da Cagliari. Tocca a Walter Zenga il compito di rivitalizzare una squadra che, dopo un’entusiasmante prima parte di stagione che ha fatto sognare ai tifosi l’Europa, sembra essersi smarrita nell’anno nuovo, incappando in prestazioni e risultati deludenti: undici gare senza successi. Una striscia che ha spinto il presidente Giulini al cambio di rotta. E ad affidarsi all’ex portiere, carico per la nuova avventura a due anni dall’ultima esperienza in A, alla guida del Crotone. E nella presentazione alla stampa, tenutasi dopo aver diretto il primo allenamento ad Asseminello, Zenga ha innanzitutto dedicato un pensiero al suo predecessore. “La prima cosa che ho fatto è telefonare a Maran, perchè lo stimo tanto e credo che sia doveroso tra colleghi. Non può essere cancellato tutto ciò che di straordinario è stato fatto nel girone di andata, è stato qualcosa di importante ma la squadra ancora adesso è importante”, ha spiegato. “Il Cagliari rappresenta un’intera regione, ha valori profondi e io sono orgoglioso di poter far parte di questo gruppo. La mia missione – ha aggiunto – è quella di riportare entusiasmo e quella giusta follia che porta tutti a sognare un percorso diverso da quello recente, eventualmente accettando anche le sconfitte ma mettendoci tutto per tornare alla vittoria”. Al suo fianco il presidente Giulini, che ha chiarito i motivi della scelta. “Già qualche giorno fa, dopo la gara col Genoa e soprattutto dopo quella col Napoli, mi sono confrontato con il direttore sportivo Carli e i suoi collaboratori, perchè ci confrontiamo sempre e l’unico nome che lui mi fece fu quello di Walter Zenga”, le parole del numero uno rossoblù. “Lui era a Dubai, lo abbiamo contattato e il giorno dopo era in ufficio da Carli”. E nello spiegare la missione che affida al nuovo allenatore, Giulini non usa mezze misure: salvare la faccia alla squadra. “Facciamo ridere da tre mesi”, ha ammesso il presidente. “Ci mancano un paio di vittorie per salvarci e queste vittorie tutti speriamo ce le porti Zenga il più rapidamente possibile. Abbiamo fatto ridere tutti, quando dico abbiamo è perché sono abituato a buttarci dentro anche la società, il direttore e l’allenatore che era in panchina fino a domenica scorsa. Da Lecce in poi il Cagliari non è più stato quello delle partite meravigliose come quella con la Fiorentina”. “Il Cagliari e questa rosa – ha continuato Giulini – non sono quelli che i tifosi hanno visto da Lecce in poi, questa è la realtà. Ho la ferma convinzione che la scelta su Zenga in questo momento sia la migliore in assoluto per ridarci compattezza ed entusiasmo”. La parola, ora al campo, dove i tifosi sperano che Zenga, da ex grande portiere, insegni al Cagliari a spiccare di nuovo il volo.
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