"I rapporti avuti con la direzione nella gestione della segnalazione sono sempre stati di forte collaborazione affinché si riesca ad aiutare gli studenti nel rispetto delle norme, e non si e' mai verificata alcuna forma di soppressione o oscurazione da parte dell'istituzione". Cosi' la Consulta degli Studenti dell'Accademia di Belle Arti di Napoli in relazione alle vicende concernenti il presunto caso di molestie sessuali da parte di un docente dell'Istituto, al centro di un fascicolo della Procura e per il quale anche ieri i carabinieri hanno svolto accertamenti per un secondo filone di indagine per fare chiarezza su alcune voci circolate con insistenza in questi giorni sui media e sui social dopo la diffusione on line di un'intervista della ragazza (ripresa di spalle, con la voce adulterata, in un servizio di Fanpage), in cui vengono forniti particolari della presunta violenza subita dal professore.
La Consulta, "in quanto organo istituzionale composto da studenti", si sottolinea, "è una garanzia verso gli studenti, per il loro diritto allo studio, la loro privacy e strumento di mediazione verso problematiche che necessitino di ascolto".Potrebbe interessarti
Il prof indagato intanto attraverso i suoi legali ha avviato indagini difensive, anche di fronte a un sospetto hackeraggio subìto sul proprio profilo facebook.
Tra l'altro qualcuno ha realizzato un film postato su youtube usando solo messaggi audio e scritti che sarebbero riconducibili al docente, per dimostrare la presunta violenza sessuale avvenuta mesi fa. Il 'film' dopo migliaia di condivisione nella serata di ieri non era più visibile.








































































