Faceva capo a un barbiere con base a Olbia un traffico di cocaina verso la Sardegna, da Campania e Calabria, scoperto dai carabinieri del Reparto territoriale della citta' gallurese nell'ambito dell'inchiesta 'Barber Shop', coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari.Potrebbe interessarti
Napoli, ancora violenza a scuola: 15enne accoltellato all'uscita
Smascherata un'altra banda di truffatori di anziani tra Napoli, Salerno e Milano: 15 indagati
Fuorigrotta, violenza su una donna: "Voleva il rapporto gratis". Indagato un 40enne di Pianura
Pozzuoli, picchia la moglie in strada: a Ferragosto le aveva rotto il naso con un pugno
L'attività investigativa è scattata da un'indagine relativa a una rapina avvenuta a ottobre del 2016 ai danni di un pensionato di Padru, che aveva consentito l'individuazione dei responsabili e aperto una finestra sull'attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio gallurese in cui uno degli arrestati risultava coinvolto. L'uomo, infatti, risultava particolarmente attivo e punti di riferimento nella vendita di droga.Grazie ai servizi di osservazione svolti sul territorio è stato possibile identificare una seconda persona, sempre di Olbia, indicata negli ambienti della malavita locale quale elemento di spicco nel traffico di cocaina. L'uomo avrebbe preso il posto del fratello trasferitosi in Messico per vicissitudini giudiziarie nel 2011. Il successivo sviluppo delle indagini ha consentito di svelare un sodalizio articolato che estendeva i propri interessi anche al di fuori della Sardegna, trasferendo le indagini alla procura distrettuale antimafia di Cagliari. Secondo gli inquirenti, l'indagato, coadiuvato dal fratello rientrato dal Messico, avrebbe stretto contatti con due uomini napoletani, dai quali riceveva partite di cocaina e, attraverso altri mediatori olbiesi e di Desulo (Nuoro) con un canale di approvvigionamento calabrese.Le indagini hanno consentito di individuare ad Olbia altre sei persone che collaboravano attivamente con il capo dell'organizzazione nello smercio al dettaglio della droga, oltre ad altri diretti referenti dei soggetti napoletani che immettevano la cocaina nel mercato sassarese. Nel corso delle indagini, sono state arrestate cinque persone e sequestrati circa 3 chili di cocaina e diversi quantitativi di hashish e marijuana. Tuttavia è stato possibile ricostruire un volume d'affari che, negli anni immediatamente precedenti, si basava su uno smercio costante di cinque chilogrammi di cocaina al mese nella sola provincia di Sassari.