Stefano Bocchetti, 44 anni, il pregiudicato che è stato ucciso questa mattina alle 7, davanti a un circolo ricreativo e sala giochi a Miano, nell’area nord di Napoli, era ritenuto vicino al nuovo clan dei Balzano-Scarpellini-D’Errico, gruppo che domina nella parte bassa di Miano e che attualmente sarebbe in rotta con i Cifrone che stanziano nella parte alta del quartiere a ridosso della Masseria Cardone dei Licciardi. In particolare per gli investigatori, il pregiudicato è stato per anni vicino al clan Lo Russo detti i ‘capitoni’ che oramai non esistono più dopo il pentimento dei boss Mario, Carlo, Salvatore e Antonio Lo Russo. I sicari lo hanno aspettato e colpito proprio davanti al circolo ricreativo esplodendo numerosi colpi. Bocchetti aveva trascorso la notte giocando a carte. E quindi chi lo ha ucciso sapeva che sarebbe uscito poco dopo l’alba per tornare a casa e che sarebbe stato da solo. E’ molto probabile che qualcuno abbia portato ‘la battuta’ avvisando i killer dell’imminente uscita della vittimma. Dunque, per gli investigatori la sua morte potrebbe essere effetto di una epurazione interna, in quanto via Valente è la zona di riferimento proprio dei Balzano.
Roma. Nel 2024, la filiera Ho.Re.Ca. Ha registrato 107,1 miliardi di fatturato (+23% rispetto al… Leggi tutto
Napoli - È scomparso all’età di 81 anni l’avvocato Vittorio Torino, figura di spicco del… Leggi tutto
Matteo Politano e la sua neo-moglie Alessandra hanno deciso di trasformare il giorno più bello… Leggi tutto
Attimi di paura nel tardo pomeriggio di ieri al largo del porto di Salerno, dove… Leggi tutto
Sala Consilina – I Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina hanno arrestato un 39enne di… Leggi tutto
Fermo – Continuano le truffe ai danni degli anziani nel Fermano. I Carabinieri hanno denunciato… Leggi tutto