“Napoli in questi anni ha saputo organizzare un servizio pubblico di igiene urbana costruendo un’azienda sana e con i conti in ordine. Abbiamo dotato ASIA di un contratto di servizio per la priva volta nella sua storia; sono stati eliminati fitti passivi milionari, dotando l’azienda di sedi, attrezzature, poli logistici tra cui 10 isole ecologiche realizzate; sono stati eliminati i mega appalti ai privati che per anni hanno tenuto la città in scacco alimentando clientele; abbiamo esteso la raccolta differenziata a tutta la città con il modello Porta a Porta e il modello stradale”. Così l’assessore all’Ambiente del Comune partenopeo Raffaele Del Giudice.”Napoli, dunque, non ha un problema di organizzazione del servizio di raccolta ma le criticità si registrano in un’impiantistica regionale di smaltimento che di fatto non ha visto in questi anni l’ammodernamento necessario e indispensabile – dice Del Giudice – Su questo fronte siamo impegnati a dare il nostro contributo all’intera filiera istituzionale, con un lavoro costante e rigoroso senza fare polemiche inutili. Capisco psicologicamente alcune dichiarazioni di chi descrive la città come in ginocchio, sono gli stessi che hanno impresso nella propria responsabilità lo storico disastro dell’emergenza rifiuti con l’accumulo di milioni di balle sul territorio campano”.
Articolo pubblicato da Redazione Cronaca il giorno 22 Gennaio 2020 - 19:36
