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Medici aggrediti a Salerno: incontro con il Prefetto

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Il prefetto di Salerno, Francesco Russo, ha incontrato questa mattina il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria S”. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” Vincenzo D’Amato, il presidente dell’Ordine dei Medici di  Salerno, Giovanni D’Angelo e il presidente dell’Ordine degli Infermieri di  Salerno, Cosimo Cicia per un primo confronto sull’episodio verificatosi nella serata del 16 gennaio, quando un medico e un infermiere del servizio di Pneumologia sono stati aggrediti dai parenti di un paziente deceduto poco prima. Riguardo la problematica degli atti di violenza in ambito ospedaliero, il prefetto ha ribadito il supporto delle forze dell’ordine attraverso l’intensificazione di “passaggi” delle pattuglie impegnate nel servizio di controllo del territorio e ha sottolineato l’importanza di incrementare l’uso degli strumenti offerti dalla tecnologia per potenziare la vigilanza nelle strutture sanitarie: in proposito, è già allo studio la possibilità di attivare il cosiddetto “punto a punto” per consentire la chiamata diretta e immediata dall’Ospedale alle sale operative delle forze di polizia e si sta valutando il collegamento tra il sistema di videosorveglianza del “Ruggi”, dove sono presenti 60 telecamere all’esterno e all’interno, nonché un drappello di forze di Polizia, un servizio di vigilanza privata e di portierato, e le sale operative. Sono state illustrate, inoltre, le iniziative che saranno messe in campo nelle prossime settimane: il commissario straordinario del “Ruggi” ha preannunciato l’attivazione del cosiddetto “monitor accoglienza” all’interno del Pronto Soccorso, per consentire ai familiari dei pazienti di seguire il percorso dei congiunti in tempo reale nell’ottica di favorire la comunicazione tra personale sanitario e familiari, rinsaldare il legame di fiducia alla base di comportamenti corretti e incrementare la percezione di sicurezza. Cicia ha fatto sapere che sono in programma incontri di formazione per gli operatori, specialmente per chi presta servizio nei reparti “sensibili”, nei quali potranno essere coinvolte anche le forze di polizia, allo scopo di migliorare l’approccio comportamentale nella gestione delle situazioni di rischio, per prevenire e fronteggiare gli eventuali atteggiamenti di intemperanza. D’Angelo ha auspicato l’attivazione di osservatori permanenti del fenomeno da istituire nei distretti sanitari e ospedalieri al fine di acquisire dati statistici e notizie utili per la programmazione degli interventi da attuare. Non è mancato un momento di riflessione sull’opportunità di avviare delle campagne di sensibilizzazione sul tema per “educare” al rispetto del lavoro altrui e favorire un clima più sereno nello svolgimento delle proprie funzioni. Al termine dell’incontro, il prefetto ha infine manifestato l’intenzione di allargare la composizione del tavolo odierno ad un prossimo incontro con la partecipazione della Direzione generale dell’Asl e delle organizzazioni sindacali di categoria.


Articolo pubblicato il giorno 21 Gennaio 2020 - 14:15

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